Da abruzzoesto.it – Link all'articolo originale (in Italiano)
“Ho deciso di tornare nella mia città. C’è bisogno di occuparlo nuovamente e di renderlo vivo come lo era una volta. Anche dal punto di vista musicale.” Gino Sfarra, giovane liutaio, dice queste parole nel suo piccolo laboratorio nel centro storico dell’Aquila. Un centro storico distrutto dal terremoto del 2009 e che attualmente è il cantiere più grande d’Europa .
Gino, come tanti altri, ha deciso di portare la sua attività artigiana in un luogo dove non è facile vivere, ma la sua scelta ha un importante valore simbolico. Nel suo laboratorio, all’interno di un affascinante palazzo storico del 1600, Gino costruisce violini, viole e violoncelli. “Per un violino o una viola” dice Gino “ci vogliono circa trecento ore di lavoro, per un violoncello circa ottocento”.